Ciascuno di noi, se chiude gli occhi per qualche istante e si chiede: «Dove io ho imparato a voler bene?», quasi per incanto si vedrà scorrere dinanzi i volti familiari della propria infanzia: la propria mamma e il proprio papà, i nonni, i parenti vicini alla famiglia, qualche prete o suora, o altri volti per noi significativi.
Sono tutte persone che in maniera diversa ci hanno fatto sentire accolti, voluti bene, curati e aiutati; ci hanno donato amore e ci hanno educato a ridonare amore.
Oggi la situazione è profondamente cambiata e l’esperienza intensa di una accoglienza e di un affetto familiari si scontra confamiglie ferite e frammentate e con una pluralità di rapporti che disorienta i bambini e gli adolescenti e non li aiuta a crescere con una identità positiva e con una affettività capace di decentrarsi