Master formativo in accompagnamento spirituale relazionale dei giovani
Assisi, 10-12 marzo 2023 (in collaborazione con l’Ufficio Nazionale per l’educazione, scuola e università CEI)
59a Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, 8 maggio 2022
È l’invito che la Liturgia ci propone nel tempo di Avvento invitandoci a liberare gli occhi e il cuore dalle mille pesantezze e dissipazioni della vita per allenarsi a riconoscere che il Regno di Dio che è vicino non solo nel tempo ma anche nello spazio. La gioia della vocazione viene dal riconoscere il bene nascosto nelle cose e che emerge come un puntino luminoso nella notte, come una stella nella buia coperta del cielo.
Appigli, ecco il titolo del Sussidio di quest’anno, che intende evocare tutto questo alla luce del tempo che stiamo vivendo.
Una ricerca vocazionale che nel momento della crisi sappia cogliere e reinterpretare lo sconvolgimento dei nostri equilibri, aprendoci alla possibilità di confrontarci con le nostre paure, con il nostro ostacolo, sapendo di doverlo affrontare in prima persona senza facili scorciatoie, abbandonandoci a chi il Signore ci pone accanto nel cammino della vita.
Traumatizzati o trasformati? La Vita Consacrata durante o dopo il Covid-19
La ricerca vocazionale e il suo discernimento chiede responsabilità, quella abilità a rispondere che coinvolge la nostra libertà, le nostre mani, il nostro fare.
Il Silmarillion si può dire che faccia da prologo al Signore degli Anelli: non tratta solo degli avvenimenti precedenti alla storia della Compagnia dell’Anello, ma sale addirittura su, fino alla genesi del mondo di fantasia, chiamato Arda, in cui si colloca la vicenda.
In inglese, il punto di vista che si ha quando la macchina da presa viene posizionata direttamente sopra la scena si chiama God’s eye view, un’espressione che tra l’ironico e il serio individua in Dio colui che guarda dall’alto e che guarda tutto.