Nel ripensare l’evento del Convegno Nazionale 2017, trovo suggestivo ricorrere all’icona del “viaggio” attraverso un affascinante romanzo che lo interpreta al meglio: On the road – Sulla strada. È un romanzo autobiografico (1951) di Jack Kerouac, scrittore statunitense, che racconta una serie di viaggi attraverso gli Stati Uniti e in particolare lungo la mitica Route 66. È un coast to coast da San Francisco a New York che rappresenta uno dei più grandi itinerari del pianeta. ( dall’editoriale)
«Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti. Desidero una Chiesa lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza. Sognate anche voi questa Chiesa, credete in essa, innovate con libertà» (Papa Francesco, Firenze 2015).
La grande sfida per la pastorale giovanile, vocazionale e universitaria, oggi, è quella di aiutare i giovani a identificare una realistica “road map” per la propria esistenza; offrendo loro relazioni personali e significative di “accoglienza, ascolto e compagnia”, unica risorsa capace di ridurre i margini della frammentazione e della precarietà.
Il viaggio ha sempre affascinato l’uomo; è una metafora semplice e incisiva che vede la persona umana come essere dinamico, alla ricerca di orizzonti avvincenti e nuovi, anche se ciò comporta rischi e pericoli di frontiere nuove da varcare.
La misericordia è la virtù e la risorsa dei forti. Ci vuole un cuore coraggioso e audace per non cedere al desiderio della rivalsa o della vendetta, per non vivere il turbinio della rabbia o della colpa, e per aprire la porta della accoglienza e del perdono. Il misericordioso non è il più debole, è sempre il più forte.
La Gmg è un appello a vivere la riscoperta di due grandi domande che Gesù pone ai primi discepoli e a Maria Maddalena: «Che cosa cercate?»; «Donna, chi cerchi?». «Prima di correre a cercare risposte vivi bene le tue domande!» (R.M. Rilke).
Questo è il grande miracolo della vita: quando si sperimenta la tenerezza del sostegno e dell’incoraggiamento fiducioso, lì sgorga dal cuore il GRAZIE più vero.
Misericordia… la bellezza di essere se stessi Nel pregare i ventisei versetti del Salmo 136, notiamo che ognuno di essi si conclude con il riferimento alla misericordia infinita di Dio, che si effonde e dilata nel tempo e nello spazio: «Eterna è la sua misericordia».
Ciascuno di noi, se chiude gli occhi per qualche istante e si chiede: «Dove io ho imparato a voler bene?», quasi per incanto si vedrà scorrere dinanzi i volti familiari della propria infanzia: la propria mamma e il proprio papà, i nonni, i parenti vicini alla famiglia, qualche prete o suora, o altri volti per noi significativi.
Guardando al tema del 5° Convegno Ecclesiale di Firenze, “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, le riflessioni declinate in questo numero di «Vocazioni» si sforzano di rileggere le fatiche della nostro crescere in umanità e le valenze prettamente vocazionali di questa prospettiva. Una pastorale vocazionale “in ascolto”.