Rubrica a cura di Riccardo Benotti
Una struttura fatiscente, che però custodisce ancora la memoria di generazioni di studenti passate tra le proprie mura, torna a vive re ospitando un centro polifunzionale socio-assistenziale. È quanto avviene presso l'ex convitto vescovile di Castrovillari, nella diocesi di Cassano allo Ionio: «Tutta la mia storia di prete, è una storia di carità. Quando ero parroco - racconta il vescovo, mons. Francesco Savino-, mi sono occupato di malati terminali, persone affette da Aids, disoccupati, tossicodipendenti, sfrattati, donne vittime di trat ta e costrette a prostituirsi. Ho coltivato il desiderio di realizzare un progetto per i senza speranza, partendo dagli scartati. Quelli che don Tonino Bello chiamava i drop aut, i marginali, i senza voce. E finalmente ci siamo riusciti».
«I misteriosi piani della Divina Provvidenza, che si realizzano in tempi successivi attraverso l'opera degli uomini, e spesso al di là delle loro aspetta tive, e con sapienza dispongono tutto, anche le avverse vicende umane, per il bene della Chiesa» (EG).