Il quinto contributo sinodale sulla figura del «discepolo amato» rilegge in chiave vocazionale le due unità che compongono Gv 21,1-23, a cui segue la seconda conclusione del Vangelo (21,23-25). Il primo racconto riguarda la pesca straordinaria (Gv 21,1-14) che evidenzia la testimonianza del discepolo amato. Nel secondo racconto (21,15-22) si pone in evidenza la conferma della missione di Simon Pietro e la permanenza del discepolo amato nella vita della Chiesa nascente. Il capitolo finale del quarto Vangelo rappresenta una sorta di “ripartenza” della comunità cristiana, chiamata ad annunciare e a testimoniare la gioia della vocazione.