La frenesia, la fretta, il bisogno di continue attività, dal lavoro agli svaghi programmati, per la paura e l’angoscia di trovarsi soli con se stessi, per il vuoto interiore, per l’insensatezza di ciò che ci circonda: tutte malattie che ormai affliggono l’uomo moderno, così che è sparita dal mondo la contemplazione ed al suo posto è apparso un attivismo frenetico; scrive Madeleine: «Siamo attivisti o agitati perché amiamo gli altri in modo non autentico, oppure perché amiamo eccessivamente noi stessi. I santi non erano né degli agitati né degli attivisti»1.