Una delle pretese del cristianesimo delle origini è la scoperta della «fraternità» che supera particolarismi e settarismi.
Toccare il Verbo della vita e testimoniare l’amore liberante significa andare alla sorgente della propria identità e missione.
Non si può essere osservatori passivi della storia, ma occorre impegnarsi per trasformarla radicalmente, con il «si» al progetto divino.
In questo senso il cammino di santità proposto nella Prima lettera di Giovanni consiste nel saper discernere la volontà di Dio e costruire relazioni di verità.
L’immagine delle mani strette in un abbraccio di amore evoca la fiducia e apre alla speranza.
Mani che servono e che cercano, che proteggono e che accarezzano, che donano e che difendono.
Sono quelle mani che hanno toccato il Verbo della Vita!
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