Sull’esempio di medici, infermieri e assistenti sanitari, tutti abbiamo imparato a sorridere con gli occhi, tenendo la mascherina, in attesa del rimedio contro il virus.
La nostra faccia deve rimanere semicoperta proprio nei momenti in cui la dovremmo esibire per comunicare: al lavoro, nelle strade, in chiesa.
La comunità cristiana nei mesi della pandemia ha imparato a sorridere con gli occhi, esprimendo una creatività eccezionale: nei suoi ministri, in tanti collaboratori laici e, soprattutto, nelle case e nelle famiglie.
Sono emersi però anche sguardi arrabbiati e arcigni, sopra le mascherine, al punto da accentuare tensioni fortissime fra le diverse componenti nel mondo cattolico.
Le nostre comunità cristiane che faccia avranno dopo la pandemia?