UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE VOCAZIONI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

L’intrepido

Film: L'intrepido.  Rubrica di Olinto Brugnoli. Presentato in concorso a Venezia 70. Dopo il bellissimo e intenso IL PRIMO UOMO, tratto dall'opera postuma di Albert Camus, il regista Gianni Amelio cambia decisamente registro e presenta un'opera che, già dal titolo, rivela un carattere favolistico e allegorico. Il titolo, ha dichiarato il regista, «riporta ai fumetti […]
20 Dicembre 2017

Film: L'intrepido. 

Rubrica di Olinto Brugnoli.

Presentato in concorso a Venezia 70. Dopo il bellissimo e intenso IL PRIMO UOMO, tratto dall'opera postuma di Albert Camus, il regista Gianni Amelio cambia decisamente registro e presenta un'opera che, già dal titolo, rivela un carattere favolistico e allegorico. Il titolo, ha dichiarato il regista, «riporta ai fumetti che divoravo da ragazzino. In quel giornaletto c'erano figure illustrate ma io le credevo reali; si narravano storie fantasiose ma io pensavo che la vita fosse quella».

La vicenda. Antonio Pane vive a Milano. Essendo rimasto senza lavoro, se n'è inventato uno molto particolare, quello di “rimpiazzare”, cioè di prendere, anche solo per qualche ora, il posto di chi si assenta, per ragioni più o meno serie, dalla propria occupazione ufficiale. Antonio è un uomo buono e disponibile. È separato dalla moglie, che se n'è andata con un altro, e ha un figlio, Ivo, che studia al conservatorio e suona il sassofono. Antonio ama il lavoro, qualsiasi lavoro, e si cimenta con maestria nelle più svariate occupazioni. Un giorno incontra Lucia, una ragazza piena di problemi, con la quale instaura un rapporto di autentica amicizia, che gli fa assaporare l'amore di cui è stato privato. Ma la sua bontà non è sempre ricambiata da chi ha a che fare con lui. Anzi, le cose sembrano andare di male in peggio e Antonio si sente sfruttato e inutile. Soprattutto quando Lucia, in preda alla disperazione, si suicida e il figlio va in crisi dal punto di vista professionale.