Rubrica di Antonio Genziani.
Il pittore Georges De La Tour dipinge il “Sogno di San Giuseppe” con l’apparizione dell’angelo tra il 1630 e il 1635. Il dipinto di Georges De La Tour ripropone un episodio del Vangelo, il “Sogno di San Giuseppe” con l’apparizione dell’angelo. L’impressione, a prima vista, è di trovarsi di fronte a un quadro semplice, di facile lettura, che rappresenta una scena di vita quotidiana: un tavolo sullo sfondo, due soli personaggi, un vecchio e un giovane, in una stanza alla luce di una candela. Alcuni particolari: un candeliere di rame con una candela accesa appoggiato sopra al tavolo,
delle forbici. Lo spazio compositivo è quasi interamente occupato da Giuseppe e dall’angelo, in uno stile senza ornamenti, sobrio, lontano dalle visioni di angeli con ali tra le nuvole e santi con aureole. Un’essenzialità che si riscontra anche nell’uso dei colori: nero, marrone e ocra.