E' stato proprio viaggiando, prendendo contatto con
Cracovia, che mi sono reso conto di quanto fosse decisivo uscire da
uno schema superficiale di Gmg: quello che offre l’immagine della
spianata vista dall’aereo; migliaia di puntini colorati radunati in
uno spazio più o meno di campagna. No: la Gmg non può essere un
semplice raduno di massa da utilizzare per dire le cose più diverse.
Se alla Gmg arrivano milioni di persone, la storia che ciascuno sta
vivendo è unica e irripetibile: questo è il vero punto di partenza
dell’educatore che accompagna. Si vive l’esperienza per poter, in
qualche modo, tornare a casa arricchiti di qualcosa che permette
di riprendere in mano il proprio personale cammino di vita quotidiano.