Rubrica a cura di Antonio Genziani.
Il Caravaggio giunge a Roma nel 1592. Grazie forse all’ aiuto dello zio prete, trova ospitalità presso monsignor Pandolfo Pucci, ma presto cambia sistemazione anche a causa della scarsità di vitto che “Monsignor insalata”, così lo soprannominò, gli offriva. Fa amicizia con vari artisti e frequenta pittori di poco conto quando, nel 1593, approda alla bottega di Giuseppe Cesari, il cavalier d’Arpino, il più prestigioso pittore di Roma. All'età di venticinque anni corrisponde un mutamento di stile che lo conduce a ricercare e scegliere nuovi soggetti; abbandona le tele di piccole dimensioni in favore di composizioni più complesse che più avanti lo porteranno alla realizzazione di opere con più personaggi e alla rappresentazione dell’azione e dei moti dell’animo. Da questo momento nel mondo dell’arte la sua fama cresce fino a diventare il grande pittore che tutti conosciamo.....