"La storia la conosciamo. Racconta di due discepoli in cammino verso Emmaus; sono delusi, amareggiati e molto tristi. Tutto sembra perso per sempre. Ciò in cui credevano, forse svanito come un sogno. Intanato, però, camminano e dialogano, ripensando agli eventi di sui sono stati testimoni: cattura, condanna e crocifissione di Gesù. In questo loro procedere, incrociano un viandante che si accosta loro e inizia a porre domande, fino a offrirgli ospitalità e a riconoscere in lui il Risorto nel gesto dello 'spezzare il pane'. Da lì si rimettono in movimento fino a Gerusalemme per annunciare ciò che è accaduto.
Quei due discepoli, ad oggi sconosciuti, ci consegnano una sorta di idendikit ideale del missionario. Sono quelle caratteristiche che vanno oltre la contemporaneità del momento storico, perché hanno un valore universale oltre i limiti del tempo.
Ed eccole: il cammino esteriore e interiore, il dialogo, l'accoglienza e l'ospitalità, la condivisione del Pane, la passione che si traduce nuovamente in cammino e in annuncio.... Come a Emmaus, anche nelle nostre comunità desideriamo che l'in contro con il Risorto sia pieno e, rafforzando i legami, apra all'esperienza piena e liberante della fraternità. Allora sì che tutti insieme potremmo dire missione, che passione!" (dalla prefazione di Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI).
