UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE VOCAZIONI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Alexandr Andreevic Ivanov. L’apparizione del messia al popolo

Rubrica colori L' Artista Aleksandr Andreevič Ivanov nasce a Pietroburgo il 16 giugno del 1806. Il padre Andrea è insegnante di pittura e sotto la sua guida Aleksandr inizia i suoi studi presso l’Accademia Imperiale d’Arte come allievo esterno. È un bravo disegnatore, vince diversi premi, fa esperienze all’estero; nel 1830 è in Germania, si […]
13 Novembre 2018

Rubrica colori

L' Artista

Aleksandr Andreevič Ivanov nasce a Pietroburgo il 16 giugno del 1806. Il padre Andrea è insegnante di pittura e sotto la sua guida Aleksandr inizia i suoi studi presso l’Accademia Imperiale d’Arte come allievo esterno. È un bravo disegnatore, vince diversi premi, fa esperienze all’estero; nel 1830 è in Germania, si sposta poi in Italia dove rimane molti anni, continuando a mantenere contatti con la Russia.

A Roma è ispirato dai capolavori di Michelangelo, conosce il pittore tedesco Friedrich Overbeck uno dei più importanti esponenti dei Nazareni, gruppo di giovani artisti tedeschi che credono nella funzione religiosa o morale dell’arte. I nazareni conducono una vita particolare, sono devoti e cercano di emulare i personaggi della bibbia sia nell’abbigliamento che nel modo di accomodare la barba e i capelli, detti alla nazarena, ispirati all’iconografia tradizionale di Gesù. Ivanov, influenzato da queste teorie, inizia a dipingere quadri aventi come soggetti personaggi biblici e religiosi. Unisce la spiritualità a uno stile proprio e propone un tipo di realizzazione artistica unico nella pittura di quella prima metà dell’ottocento.

La sua opera più importante “L'apparizione del Messia al popolo” viene realizzata nell’arco di un ventennio (1836-1857). È frutto, anche, di intensi scambi di opinioni con il gruppo dei nazareni di Roma. Nel 1858  ritorna  a Pietroburgo  per una mostra delle proprie opere, tra cui “L’apparizione del messia al popolo”, con centinaia di schizzi e studi preparatori dell’opera. Fu un evento ma non ebbe il successo sperato. Solo dopo la sua morte, avvenuta il 3 luglio 1858 per un’epidemia di colera, l’opera fu considerata un capolavoro.

Il viaggio spirituale dei primi discepoli

Opera

L'apparizione del Messia al popolo”  è un quadro di grandi dimensioni (540x750 cm) che ha occupato venti anni della vita di Ivanov e, sostanzialmente, si identifica con lui. Molti sono gli schizzi e i disegni che hanno preceduto e preparato l’opera. Alcuni critici ritengono che questi studi preparatori siano dei veri e propri capolavori e rivelino, nei dettagli, più interiorità e profondità psicologica rispetto all‘opera stessa. Ivanov vede nei Vangeli - racconto della vita, morte e resurrezione di Gesù - una raccolta di fatti più storici più che religiosi mirati ad annunciare l’avvento del regno di Dio, la redenzione degli uomini e la funzione salvifica di Gesù.

 

La scena è ambientata in Betania, oltre il Giordano. Betania significa “casa della testimonianza” o “casa della risposta”. Il significato stesso del nome assume un valore simbolico che ben si armonizza con il contenuto del brano evangelico. Betania diventa  un luogo, uno spazio in cui i discepoli sono chiamati a rispondere con la  vita.

Qui, sulle rive del Giordano, dove Giovanni Battista sta battezzando; accorrono moltissime persone tra cui alcuni sacerdoti e leviti provenienti da Gerusalemme su richiesta dei farisei. Tra la folla possiamo notare anche alcuni soldati a cavallo.

2017

6

di Genziani Antonio