UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE VOCAZIONI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Crescere in umanità camminando con Gesù

Nel testo di antropologia cristiana Uomo (Ed. Queriniana), il teologo tedesco Jürgen Moltmann individua alcune pietre di inciampo che impediscono di crescere in pienezza di umanità: - il mito dell’uomo totale, inteso come il Dio in terra capace di controllare e risolvere le situazioni più diverse e controverse; - l’utopia e la illusione dell’uomo ideale, […]
22 Gennaio 2019

Nel testo di antropologia cristiana Uomo (Ed. Queriniana), il teologo tedesco Jürgen Moltmann individua alcune pietre di inciampo che impediscono di crescere in pienezza di umanità:

- il mito dell’uomo totale, inteso come il Dio in terra capace di controllare e risolvere le situazioni più diverse e controverse;

- l’utopia e la illusione dell’uomo ideale, libero dai condizionamenti e capace di un immutabile autocontrollo, programmato con la immutabile efficienza, ma anche insensibilità, di un moderno PC;

- il fascino dell’uomo dal cuore avventuriero, moderno cavaliere errante sempre alla ricerca di qualcosa che mai troverà;

- la grottesca parodia dell’uomo senza qualità, in cui egli riprende il titolo dell’opera più nota, ma incompiuta, dello scrittore e drammaturgo austriaco Robert Musil.

È la sconfessione senza appello dell’uomo che può tutto (1Cor 1,26-31), ma anche il rigetto di una caricatura di uomo senza prospettive e senza risorse. Guardando al tema del 5° Convegno Ecclesiale di Firenze,

“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”, le riflessioni declinate in questo numero di «Vocazioni» si sforzano di rileggere le fatiche della nostro crescere in umanità e le valenze prettamente vocazionali di questa prospettiva.

2015

5

di Nico Dal Molin