La riflessione proposta si declina in tre passaggi: 1. il legame tra pastorale familiare e pastorale vocazionale; 2. ciò che è richiesto dalla pastorale giovanile; 3. l’accompagnamento personale ed ecclesiale dei giovani.
Si può fare molto per aiutare le famiglie a divenire «il primo e il miglior seminario della vocazione alla vita di consacrazione al Regno di Dio», come ha detto San Giovanni Paolo II nella Familiaris Consortio (FC 53).
Questa è una sfida immensa, ma non impossibile. Due atteggiamenti, intrinsecamente uniti e primordiali sono richiesti a noi: a immagine di Gesù, la prossimità, senza condanna, con le famiglie dei giovani che accompagniamo e la loro evangelizzazione per divenire una vera piccola chiesa domestica, guarita e rinnovata dalla grazia divina, dove potranno sbocciare anche dei santi!