Quattro punti vengono presi in esame:
il primo ha a che fare con la lettura della Bibbia intesa quale narrazione del Dio vivente che si fa carne e con i suoi effetti pragmatici (con le conseguenze relazionali sull’umano);
il secondo con la “lettura” delle narrazioni di vita in ambito psicologico e formativo e con le loro possibili ricadute spirituali;
il terzo con la necessità di integrare lectio divina e lectio humana, ovvero una duplice ermeneutica (teologico e formativo-terapeutica) in quella forma di accompagnamento spirituale che è il pastoral counseling (allo scopo di “aiutare” Dio e l’uomo ad incontrarsi in una co-narrazione salvifica);
il quarto ha a che fare con alcuni suggerimenti pratici su come condurre concretamente i colloqui di accompagnamento.