Rubrica linguaggi di Olinto Brugnoli
Il regista Dopo i suoi due primi lungometraggi- Io sono Li e La prima neve Andrea Segre continua ad affrontare temi di straordinaria attualità. In questa sua ultima opera affronta direttamente- e quasi profeticamente il problema del blocco dei migranti verso l'Italia da parte della Libia, con tutte le conseguenze di carattere umanitario che ne derivano.
La vicenda Corrado Rinaldi è un alto funzionario del Ministero degli Interni italiano specializzato in missioni internazionali contro l'immigrazione clandestina. Viene mandato in missione in Libia per cercare di arginare il fenomeno dei viaggi illegali verso l'Italia. Ma nella Libia del post Gheddafi le cose sono maledettamente complicate e Corrado deve barcamenarsi tra i vari poteri e le varie fazioni in lotta tra di loro per cercare di ottenere qualche risultato. All'inizio non riesce ad ottenere molto, ma in seguito, grazie alla sua abilità e a una buona dose di cinismo, ottiene il coinvolgimento della Guardia Costiera libica che inizia a bloccare i viaggi verso l'Italia. Ma durante il suo lavoro incontra Swada, una donna somala che sta cercando di scappare dalla detenzione libica per raggiungere il marito che si trova in Finlandia. Questo rapporto umano mette in crisi la determinazione di Corrado che cerca di aiutare la donna, arrivando addirittura a pensare di andare contro la legge per farla fuggire