UFFICIO NAZIONALE PER LA PASTORALE DELLE VOCAZIONI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Nazareth un tesoro nascosto nel campo

Ho perso la testa per questo Gesù di Nazaret, crocifisso 1900 anni fa, e ora passo la mia vita cercando di imitarlo per quanto la mia fragilità me lo permette». Con queste parole, in una lettera ad un amico, Charles de Foucauld riassume la storia della sua vita: una storia di un “cuore donato e […]
22 Gennaio 2019

Ho perso la testa per questo Gesù di Nazaret, crocifisso 1900 anni fa, e ora passo la mia vita cercando di imitarlo per quanto la mia fragilità me lo permette».

Con queste parole, in una lettera ad un amico, Charles de Foucauld riassume la storia della sua vita: una storia di un “cuore donato e perso”, di amicizia reale e forte con Qualcuno, Vivente e vicino, il cui sguardo lo ha affascinato: Gesù di Nazaret. Per tutta la sua vita ha cercato il modo migliore di «abbracciare l’umile ed oscura esistenza del divino operaio di Nazaret», come dirà altrove.

Tale ricerca lo condurrà sempre più avanti nella prossimità con la gente, passando dalla ricerca di una separazione dietro le mura di una Trappa, all’inserzione tra gli abitanti del Sahara algerino, scelti perché erano «i più abbandonati». In questo lungo cammino, lascerà gradualmente l’immagine della “Sacra Famiglia” come la pietà popolare del suo tempo la presentava, per adottare un linguaggio – ed una attitudine – di una fratellanza con tutti, fraternità fatta di relazioni di amicizia, di reciprocità, di stima dell’altro, di tenerezza.

2015

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di Marc Hayet