Riferirsi alla Chiesa come a madre è un dato tradizionale, con una lunga storia alle spalle, ma come molti dei concetti e delle immagini che utilizziamo da così tanto tempo, è anche,in certo senso e a dispetto del suo ricorrere apparentemente profondamente migrante. Lo è per i diversi contesti in cui è sorto e nel […]
La Chiesa è grembo attraente e fecondo di vocazioni. Perché essa torni a riconoscersi tale, senza cadere nella sterilità della lamentazione, occorre che ne riscopra continuamente il dono che le è dato. L’articolo ne ripropone una via, riscoprendo la traccia essenziale della liturgia, quale inesauribile annuncio della gioia cristiana.
«Mi piace una Chiesa italiana inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti». Nelle parole di Papa Francesco alla Chiesa Italiana troviamo l’intrigante invito ad una Chiesa inquieta, non statica e ripiegata su se stessa.
L’esperienza del sogno nella Bibbia non è solo un fenomeno umano, ma un mezzo di rivelazione del progetto di Dio. L’articolo rilegge alcune narrazioni in cui il sogno si intreccia con la vocazione e la missione di alcune figure bibliche: Abramo, Giacobbe, Giuseppe, Daniele e Giuseppe lo sposo di Maria.
Editoriale. Siamo chiamati a vivere nell’ orizzonte di un sogno di Chiesa che sa liberarsi dalla tentazione della sopravvivenza; di annuncio vocazionale vissuto con fiducia e coraggio; di formazione per essere più veri e coerenti; di testimonianza capace di “sporcarsi le mani”…
“La vocazione è oggi la missione cristiana è per il presente”! Le conclusioni sono la parte più effimera della ricerca (M. Sclavi) e se ad un primo sguardo questa espressione può lasciarci qualche dubbio, pensandoci bene mi sembra invece vera anche per quanto riguarda la vocazione. Anche il pane di Dio è effimero – dura un giorno – è quotidiano perché serve per l’oggi…
La mancanza di futuro è la povertà più stringente che oggi affligge l’Italia e genera tanta rabbia e rancore in tanti giovani. C’è una via per passare dalla noia alla gioia? Dalla paura alla speranza? Dalla rabbia alla fiducia?
Ascoltare, discernere, accompagnare l’opera che lo Spirito ha già iniziato nel cuore dei giovani (e di tutti) assomiglia a un gioco di enigmistica: è come stare davanti alla propria vicenda e alla storia dell’altro come per unire i puntini (Giacomo Costa) in un tracciato ancora non del tutto chiaro, ma del quale si può intuire il senso, facendone memoria.
Il vero ascolto proviene dalla osservazione della realtà e dall’umiltà di non presumere di sapere. Possono vedere il cielo solo coloro che, avendo il coraggio di osservare e ascoltare, sanno andare controcorrente. Salendo… scendono. Scendendo… salgono.
“Ascolto dei sogni e coraggio di parole scomode”: è il tema suggestivo ed evocativo del Seminario sulla direzione spirituale, di cui questo numero di «Vocazioni» riporta gli Atti. Un’esperienza vissuta con lo sguardo rivolto a don Tonino Bello, uomo, prete, vescovo della terra del Salento che ci ha accolto. Abbiamo bisogno di coltivare un cuore docile, che si lascia ammaestrare e condurre, che sa abbandonarsi alla Parola del Signore.